Due bambine litigano per aggiudicarsi l’unica arancia rimasta in dispensa. L’una: “Spetta a me, perché l’ho presa per prima!” e l’altra: “No! Spetta a me, perché io sono la più grande!”. La madre, per sedare la lite, interviene, proponendo di tagliare l’arancia in due parti perfettamente uguali e di darne metà a ciascuna. Le bambine non sono soddisfatte: ognuna di loro vuole tutta l’arancia e non può cederne neanche un pezzo. La nonna, che ha osservato attentamente la scena, decide di chiedere a ognuna delle bambine perché realmente vogliono l’arancia. Una delle due dice di aver sete e di volerla spremere per berne il succo. L’altra dice che vuole grattugiarne la buccia per fare una torta. La nonna allora spreme la polpa, perché la più piccola ne possa bere il succo, e grattugia la buccia dell’arancia, affinché l’altra possa usarla per fare la torta. Entrambe le bambine sono soddisfatte e finalmente torna la pace.” In questo famoso aneddoto ci sono una mamma e una nonna alle prese con due sorelle che litigano per un’arancia. La mamma si preoccupa di risolvere velocemente il conflitto, vuole farle smettere di litigare il prima possibile e “fare la cosa giusta”. Pensa di dividere l’arancia a metà, in parti perfettamente uguali. Per la mamma è necessario intervenire, prendendo una decisione super-partes. Nessuna delle due bambine viene accontentata: le bambine non sono d’accordo. La nonna osserva la scena da un’altra prospettiva e chiede qual è il motivo per cui ciascuna bambina vuole l’arancia. Ascolta entrambe e propone una soluzione equa, che permette alle sorelle di condividere l’arancia, nel senso di “partecipare insieme”. Questa nonna ha saputo gestire il conflitto, utilizzando gli strumenti della mediazione e della negoziazione, trovando insieme alle bambine una soluzione inter-partes. L’accordo è stato raggiunto e le bambine sono soddisfatte. Si può dividere a metà una casa, un’auto o un figlio? I conflitti nei casi di separazione o tra genitori e figli, o per l’eredità tra fratelli, possono diventare distruttivi delle relazioni familiari. Con la mediazione si possono raggiungere accordi soddisfacenti per tutte le parti coinvolte. Ce lo insegna la nonna di questa simpatica storia. Cinzia Bottacini